UNA NUOVA CANTINA PER SANTA SOFIA IN VALPOLICELLA

La storica azienda vinicola si prepara ad aprire una nuova cantina.

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È deciso, l’azienda Santa Sofia in Valpolicella aprirà tra qualche anno una nuova cantina non distante dall’attuale sede storica. L’azienda vinicola Santa Sofia nasce due secoli fa in una delle zone più suggestive della Valpolicella classica, a Pedemonte. La Villa progettata da Andrea Palladio nel 1565 è legata alla produzione di vino fin dal 1811 e diventa il simbolo dell’Azienda quando Marcantonio Serego decide di rinnovare la tenuta, già in possesso della sua famiglia dal 1552.

La scelta di una nuova sede di produzione coincide con gli importanti risultati conseguiti dall’azienda, come dimostra la produzione di circa mezzo milione di bottiglie e un territorio che copre 69 ettari in tutta la Valpolicella. Per tale obiettivo sarà stanziato un investimento stimato di 8 milioni di euro.

“È stata una lunga ricerca, con anni di sopralluoghi, ma quando trovai finalmente lo spazio che cercavo, mi applicai con tutte le mie energie per ottenerlo” dichiara Luciano Begnoni, guida dell’azienda veneta.
“Il nuovo progetto dovrà rispecchiare l’identità storica dell’azienda ma sarà per noi anche assolutamente importante che il nuovo edificio sia coerente con i principi della sostenibilità ambientale. Si tratta di una vecchia costruzione da ripensare e ristrutturare, che non deve avere alcun impatto negativo sull’ambiente.”

Attualmente le bottiglie sono custodite nella parte più antica risalente al 1300 e realizzata unicamente in tufo si trovano le botti di rovere di Slavonia, dove maturano alcuni dei vini rossi più importanti: Amarone, Valpolicella Superiore Montegradella, Valpolicella Ripasso. Nella cantina, di costruzione più recente, costruita nel 1700 con volte in mattone, ci sono i serbatoi d’acciaio in cui maturano invece i vini più giovani e freschi: Bardolino, Bardolino Chiaretto, Soave, Lugana, Custoza, Pinot Grigio e Merlot Corvina. Nelle cantine costruite insieme alla villa palladiana nel XVI secolo e già allora dedicate alla conservazione del vino, si trovano le barrique di rovere francese riservate alla maturazione di Gioè Amarone della Valpolicella Classico, Recioto della Valpolicella Classico, Valpolicella Classico Superiore Montegradella e Arlèo. I vini che richiedono una maturazione più lunga prima di essere presentati al pubblico affinano in bottiglia negli ampi spazi della villa: la prima bottiglieria, collocata sotto la villa e risalente al XVI secolo, contiene fino a 80.000 bottiglie; la seconda ha una capacità di 70.000 bottiglie.I risultati di questo investimento si vedranno col tempo, per un passo giudicato fondamentale nello sviluppo di Santa Sofia, che a oggi è presente in 65 paesi ed esporta buona parte della sua produzione all’estero, in paesi come: Francia, Scandinavia, Usa e Canada.

Fonte: Ufficio stampa

 

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