STORIE DI RIPARTENZA NEL SETTORE FOOD
Nuovi modelli di business usano il design per progettare il tempo, costruire spazi, raccontare esperienze
Progettato dall’architetto Maurizio Lai, AJI, il marchio di asporto e consegna di cucina giapponese e
asiatica di alto livello, interpreta i vincoli e le opportunità di questa epoca attraverso un’originale gestione
dello spazio e un innovativo modello di business. Nel “White Paper” Design Tech for Future, Lai analizza
gli scenari futuri della ristorazione.
Il mondo del food si confronta con inediti scenari, vincoli, sistemi normativi e abitudini di consumo. Nuove opportunità si aprono per chi sa offrire agli ospiti esperienze originali, inventando nuovi processi e format. È il caso di AJI, il marchio di asporto e consegna di cibo asiatico ideato da Claudio Liu, a cui Maurizio Lai ha dato forma, spazio, profondità e dimensione tattile, con un progetto di interior che riflette l’eleganza e l’impeccabile
servizio del brand.
Quello di AJI è un ambiente pensato per restituire alla clientela il senso di velocità, esattezza, misura e qualità che contraddistingue la proposta gastronomica.
Per lo spazio di attesa Maurizio Lai disegna il tempo che le persone trascorrono mentre il cibo viene finalizzato, realizzando un livello di esperienza che agisce sulle emozioni e utilizza la materia per restituire al pubblico i valori del marchio.
Maurizio Lai usa la luce per espandere l’ambiente: il soffitto si trasforma in una tela tridimensionale, con corpi pendenti affiancati a un pattern geometrico costruito con luci e riflessi; la parete allestita a tutta altezza è composta da ripiani e superfici in tessuto metallico retroilluminato.
La superficie dell’unico grande tavolo riflette e gioca con la luce, amplificandone l’effetto per dare vita a una texture visiva vibrante. Il banco è un monolite in marmo bianco calacatta e sul retro si intravede la cucina scandita dai profili metallici semilucidi.
Superfici satinate in gres ad effetto travertino, elementi di arredo su misura, impreziositi da giochi di luce trasportano il design in un ambiente solitamente affidato ad una progettazione prettamente funzionale. Lo spazio integra, senza discontinuità di linguaggio, l’ampia ed elegante cucina su strada, dove si consuma a vista dei passanti, il rituale di preparazione di piatti raffinati.
Un solo tavolo, un unico ambiente, una sofisticata esperienza visiva: il modello di AJI è avanguardistico e innovativo e supera una prova importante, in questo periodo di distanziamento forzato.
Il format è unico nel suo genere: specialità asiatiche di qualità superiore vengono lavorate in una cucina ad alto tasso tecnologico, consegnate rapidamente, curate e sostenibili.
AJI offre non solo servizio di asporto, ma anche di consegna: gestita direttamente dal marchio, con mezzi e personale dedicato, assicura la massima cura di ogni dettaglio, dalla cucina a casa. Per perfezionare la sicurezza del delivery, i box verranno presto dotati di uno speciale film antibatterico.
“Il fenomeno del food delivery, di cui già negli ultimi anni si è registrata una forte diffusione e il debutto nel mondo dell’alta cucina – come nel caso di AJI – ha di fatto anticipato il mutamento in atto” afferma Lai. “Ghost Kitchen o Cloud Kitchen, dedicate alla distribuzione del cibo esclusivamente all’esterno della struttura, andranno a
crescere, mentre per gli imprenditori più organizzati e le start-up sarà il momento di lanciare soluzioni innovative.”
Con le sue riflessioni sul futuro della ristorazione, Maurizio Lai ha contribuito alla definizione di DesignTech for Future, il “White Paper” promosso dal DesignTech Hub di MIND Milano Innovation District: un documento programmatico per la ripartenza, strutturato in 13 tavoli di lavoro tematici, firmato da una task force internazionale composta da primari studi di design e architettura a livello mondiale, insieme ad esperti
e aziende di riferimento.
Maurizio Lai è stato premiato con il Restaurant&Bar Design Award come miglior
Lighting Design Uk & International e nominato ai WIN Awards 2018 come Best Interior
Practice of the Year. Collabora con prestigiose istituzioni alla formazione e alla
promozione della cultura dell’eccellenza nel design.
Fonte: Ufficio Stampa
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