Prosegue sino a fine ottobre 2020 la campagna di crowdfunding SALVIAMO VILLA VERDI su www.innamoratidellacultura.it prima piattaforma digitale italiana creata da una donna – Emanuela Negro Ferrero – che offre assistenza dalla fase progettuale iniziale lungo tutto il percorso per il raggiungimento dell’obiettivo di raccolta, e ha una consolidata esperienza nella gestione di progetti in ambito artistico-culturale. La piattaforma presta un’attenzione particolare all’impatto sociale generato sul territorio, come nel caso di Villa Verdi, uno dei fiori all’occhiello delle Terre Verdiane. “Il crowdfunding è etico, trasparente, sostenibile e rispettoso: la piattaforma ha l’obiettivo di sostenere i progetti creativi e innovativi a beneficio della comunità. Inoltre, donare su una piattaforma di crowdfunding certificata è sicuro e consente, in totale trasparenza, di vedere in tempo reale l’importo della donazione e il nome – o il nickname- di chi ha donato” spiega la fondatrice.
La raccolta donazioni è stata lanciata dagli eredi del grande Compositore per salvare dalla chiusura la splendida Casa Museo progettata e fortemente amata da Giuseppe Verdi in quel di Sant’Agata di Villanova sull’Arda (PC). La suggestiva villa è ricca di arredi, curiosità e effetti personali del Maestro – spicca tra tutti il fortepiano su cui Egli ha tanto composto – e comprende oltre sei ettari di parco, con piante, arbusti, fiori ed erbe selezionate personalmente dal compositore. La struttura è insediata nella prestigiosa area naturalistica della Riserva di Biosfera Mab UNESCO del Po Grande. Il terreno su cui è costruita però è molto argilloso, poco distante infatti scorre anche il Torrente Ongina e l’edificio sta sprofondando nella parte anteriore creando importanti disassestamenti alla struttura.
Il progetto di restauro della Villa prevede un percorso di diversi interventi sia all’interno che all’esterno. Il costo totale del restauro è piuttosto elevato e per questo abbiamo deciso di affrontarlo un poco per volta con la speranza di riuscire a raccogliere quanto serve per completarlo dando la precedenza alle urgenze che sono venute a crearsi.
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