Un velluto di seta color rubino intenso, leggero al tatto ma caldo, avvolgente ed elegante. Non si tratta di un nuovo, esclusivo tessuto selezionato da qualche blasonata casa di moda ma dell’Amarone Nino Zeni, vino simbolo di Zeni1870.
Dall’amore per la vigna e dalla costante ricerca applicata in Cantina, la storica casa vitivinicola di Bardolino propone in occasione delle festività natalizie il calore dell’Amarone a cui i tre fratelli alla guida dell’azienda, Fausto, Elena e Federica, terza generazione della famiglia, sono più affezionati: il Nino Zeni, in omaggio al padre, fondatore della winery boutique e del Museo del vino.
L’Amarone della Valpolicella Nino Zeni nasce da un sapiente blend di Corvina, Corvinone e Rondinella, coltivate sulla fascia collinare a nord di Verona, dove i suoli sono tendenzialmente argillosi e limosi.
Solo i grappoli migliori e in perfetto stato vengono raccolti a mano in casse e sono lasciati appassire per 5 mesi, per favorire la concentrazione di zuccheri, estratto, aromi e glicerina. In seguito avviene la vinificazione, durante la quale vengono macerate le bucce per 25-30 giorni in tini di legno, con follature manuali. L’affinamento è effettuato in botti di rovere e una piccola parte in barrique per 5 anni.
Alla vista l’Amatone Nino Zeni presenta un colore rosso rubino intenso, con bagliori granati, mentre al naso il bouquet è intenso e avvolgente, con sentori di frutta secca, spezie, cioccolato, cannella e mandorla tostata. In bocca infine il sapore è austero, di grande struttura, molto persistente; resta morbido e presenta una delicata acidità sul finale. L’abbinamento ideale è con i brasati, gli stracotti di manzo alle spezie e i formaggi stagionati. E’ un vino di grandissima longevità, da servire dai 17 ai 19 gradi, avendo cura di stappare la bottiglia un’ora prima della degustazione.
L’azienda Zeni1870
L’azienda Zeni nasce nel 1870 con Bartolomeo Zeni, impegnato nella commercializzazione di olio, pesce e vino dei paesi rivieraschi del Garda. Il vino lo affascina più di tutti tanto che il figlio Gaetano ne continua l’attività interessandosi anche alla mediazione. La grande svolta avviene con Nino Zeni, quarta generazione della famiglia e padre di Fausto, Elena e Federica che oggi, assieme alla mamma portano avanti l’azienda.
Negli anni ’50 Nino decide di spostare la sede produttiva da Bardolino alle colline soprastanti il paese. Qui fonda anche il Museo del Vino. Da un punto di vista produttivo invece spinge sulla valorizzazione dei terroir e sulle vinificazioni monovitigno.
Oggi Zeni1870, portata avanti dalla quinta generazione, opera su 60 ettari di vigneto di cui 20 di proprietà. Ogni anno viene prodotto circa 1 milione di bottiglie. L’export incide per l’80% sul totale prodotto. I principali mercati sono Svizzera, Germania, Nord Europa, USA, Giappone, Hong Kong, Singapore, Cina, Tailandia, Australia, Russia. Il 50% della produzione di Zeni1870 è dato da vini della DOC Valpolicella, a cui segue un 30% di vini della DOC Bardolino, un 15% della DOC Lugana e un 15% della DOC Soave. Il fatturato annuale si attesta attorno agli 11 milioni di euro.
Ogni anno oltre 100.000 visitatori, soprattutto stranieri, giungono in azienda per visitare il Museo del Vino e la Galleria Olfattiva oltre che per degustare e fare acquisti.
Fonte: Ufficio Stampa
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