LE FESTE “SUI TETTI DI ROMA”

All’Hotel Diana cocktail originali e menu dedicati con vista panoramica sulla città.

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In vista delle festività di dicembre, l’Hotel Diana di Roma, albergo storico nel cuore della Roma Umbertina, a pochi metri dal Teatro dell’Opera e dalla Stazione Termini, ha ideato due originali cocktail per il periodo natalizio: “Diana Christmas Sunset”, con rum bianco, succo di melograno e spumante e l’”Uliveto Christmas Cup” con vodka, succo di cranberry, succo di arancia rossa, e spumante.

I due speciali cocktail natalizi potranno essere gustati tutto il mese di dicembre all’interno dell’elegante lounge bar La Brasserie o al ristorante panoramico al 7° piano dell’albergo, L’Uliveto Roof Garden, fiore all’occhiello dell’Hotel Diana, dove la vista spazia a 360° sui tetti di Roma.

Sempre al ristorante dell’Hotel Diana è possibile organizzare pranzi e cene durante tutto il mese di dicembre per scambiarsi gli auguri con menù ad hoc, oltre che festeggiare la vigilia, il giorno di Natale e la notte di Capodanno.

Il menù della vigilia prevede drink e stuzzichini di benvenuto, gamberoni in salsa cocktail con pompelmo e avocado, calamarata di Gragnano igp al pesto di pistacchi con vongole veraci e burratina, filetto di ricciola, purea di broccolo siciliano e maionese al succo d’uva. Come dessert, cremoso al cioccolato bianco con croccanti di pandoro, neve di meringhe e salsa di albicocche e cannella. € 40 a persona, acqua e caffè inclusi.

Il giorno di Natale il menù prevede drink di benvenuto con chips di patate cacio e pepe, un buffet con sfiziosi appetizer, dal bignè salati con ricotta al tartufo con polvere di lamponi ai conetti con tempura vegetale. Il menù servito: vellutata di patate, porri e castagne, crespelle ai funghi porcini su fonduta di parmigiano, filetto di manzo danese lardellato alle erbe, riduzione di vino rosso, crema di broccolo siciliano ripassato e patate al forno. Infine, buffet di dolci: panettone e pandoro della tradizione con salsa al mascarpone e cannella, zuppa inglese, tronchetto di Natale. € 45 a persona, acqua e caffè inclusi.

Il menù del veglione di Capodanno prevede drink di benvenuto, con bollicine e cocktail analcolico, shortino di zucca e noci, shortino di barbabietola e mandorle. Un buffet con sfiziosi appetizer, dalla tartare di tonno alla birra su crostino tostato fino alla cheesecake salata con ricotta e guanciale. Il menù servito: sformatino di risotto al profumo di mare, crema di fagioli, cozze e scaglie di pecorino romano dop, tortelloni fatti in casa ripieni di ricotta e amaretto in salsa di zucca e rosmarino, stracotto di manzo al barolo, la sua riduzione, crema di patate, porri e rucola selvatica. Il buffet di dolci: panettone della tradizione con crema pasticcera all’arancia, il salame del re, zuppa inglese di pandoro al mascarpone. € 68 a persona, acqua e caffè inclusi.

Proseguono inoltre le “Passeggiate nella Roma Capitale” con l’ultima tappa prevista per sabato 7 dicembre alla chiesa di Saint Paul con i mosaici di Edward Bune-Jones. Curate dall’Associazione culturale “I Percorsi delle Muse”, le passeggiate organizzate dall’Hotel Diana, in occasione del suo 80esimo compleanno, sono un percorso insolito alla scoperta di Roma fra tradizione e rinnovamento in luoghi e siti artistici vicini all’albergo, non solo in senso geografico, ma anche storico e tematico.

LA STORIA DELL’HOTEL DIANA DI ROMA
L’Hotel Diana di Roma deve la sua storia alla lungimiranza del suo fondatore, Benedetto De Angelis, noto anche per aver portato per primo i turisti con il “torpedone” in giro per la città e in gite fuori porta fino a spingersi a Pompei, Sorrento e Capri, meritando la cittadinanza onoraria di Sorrento.

Nel 1939, il capostipite della famiglia, abruzzese di origine prese in affitto un palazzo a via Principe Amedeo 4: già da tempo lavorava nel campo del turismo, avendo iniziato da giovanissimo come “addetti alle funi degli ascensori ad acqua” all’Hotel de Russie, fino ad arrivare alle portinerie di due grandi alberghi.

Con una intraprendenza non comune all’epoca andò, infatti, all’estero per lavorare sempre negli alberghi e imparare l’inglese, il francese e il tedesco; tornato a Roma, divenne primo portiere dell’Hotel Quirinale e nel 1925, grazie ad un’altra brillante intuizione, rilevò l’agenzia Carrani, alla quale facevano capo gli omnibus a cavallo per i turisti.

Comprò il primo omnibus a motore, lo “Sciarabà” per trasportare i turisti in giro per Roma e poi, primo in Italia e forse in Europa, verso il sud e la penisola sorrentina, contribuendo al grande sviluppo dell’economia della zona.

Con l’Hotel Diana avviò l’attività di albergatore, nel 1939, il cui nome fu ispirato a quello della figlia di un fraterno amico e collega di lungo corso.

All’Hotel Diana si trasferì ad abitare con la famiglia, la moglie Anna ed i figli Clara, Enrico e Silvestro. Durante la guerra l’Hotel Diana venne requisito dai tedeschi e dopo la liberazione dagli ufficiali e sottufficiali francesi.

Al termine della guerra, Enrico, rientrato dal fronte, riprese la normale gestione dell’attività alberghiera insieme al padre, espandendo la struttura con l’acquisizione del palazzo attiguo, fino ad arrivare nel 1960 ad avere un albergo completamente ristrutturato con 190 camere, tutte con servizi privati e tre ascensori per gli ospiti.

A metà degli anni settanta la terza generazione della famiglia entra nell’attività con una grande spinta di rinnovamento negli ambienti e nella tecnologia, cui si aggiunge nel 1983 l’aria condizionata, cosa insolita se non negli alberghi di gran lusso.

Nel 1985, Benedetto muore lasciando un grande vuoto in tutta la famiglia; l’anno seguente inizia la completa ristrutturazione dell’Hotel Diana e nel 1996 viene realizzato il roof garden, dalla vecchia terrazza.

Nel frattempo, il figlio di Enrico, Carlo, diventato nuovo amministratore ed intestatario della licenza, in azienda dal 1983, continua nell’opera di ristrutturazione generale per mantenere un alto standard di livello estetico e funzionale ed aggiornare la struttura e le camere ai livelli di sicurezza, come da legge.

Nel 2008 anche le altre figlie di Enrico, Stefania e Caterina, subentrano nell’attività per dedicarsi rispettivamente all’housekeeping e alla ristorazione, innalzando così il livello dei reparti.

Da circa 15 anni, poi, anche le figlie di Carlo, Cecilia e Marta, sono entrate in attività, occupandosi la prima del revenue management e la seconda dell’amministrazione.

Oggi l’Hotel Diana di Roma, 4 stelle, offre 157 camere con tutti i comfort moderni; caratteristica la prima colazione, variegata ed abbondante che viene servita all’ultimo piano dell’albergo e in terrazza, durante la bella stagione: qui il roof garden L’Uliveto aperto anche al pubblico per pranzo e cena; sei sale riunioni completamente ristrutturate e con luce naturale rappresentano anche la soluzione ideale per viaggi o incontri di lavoro.

Prossimo progetto: la realizzazione di una spa con percorsi di frigidarium, calidarium, bagno turco, piscina idromassaggio e cabine per massaggi rilassanti.

L’Hotel Diana di Roma è oggi un’azienda che riconosce l’importanza della famiglia, quale valore fondamentale dell’esistenza e pilastro di una vita di relazione che si manifesta in tutti i campi dei rapporti umani, etico, religioso e lavorativo.

Fonte: Ufficio Stampa

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