La “Serenissima” Grande festa del vino e il Venezia International Wine Trophy
La “Serenissima” Grande festa del vino e il Venezia International Wine Trophy
I due eventi il 24 e 25 settembre a Villa Farsetti.
Sarà la monumentale e suggestiva Villa Farsetti, ribattezzata la Versailles veneziana, residenza esclusiva della nobiltà lagunare, ad ospitare anche quest’anno a Santa Maria di Sala la “Grande Festa del Vino” e il “Venezia International Wine Trophy”.
L‘evento, giunto alla quindicesima edizione, è in programma il 24 e 25 settembre ed è organizzato dall’Enoteca “Le Cantine dei Dogi” dei fratelli Ezio & Vanni Berna. Hanno aderito all’evento 140 espositori provenienti da 25 Paesi.
In passerella le migliori etichette del Vecchio Continente, nelle varie tipologie: dagli spumanti classici agli Champagne, dai vini bianchi ai grandi rossi, dagli Orange wine ai Piwi, dai vini dolci ai passiti.
Per l’edizione 2022 della “Serenissima” kermesse sarà in degustazione anche una “chicca” proveniente dalla Francia: il mitico Chateau d’Yquem premiato con 100 centesimi da Robert Parker (Wine Advocate).
Nei saloni della villa e nei banchi d’assaggio oltre ai vini sarà possibile stuzzicare l’appetito con una selezione di prodotti gastronomici d’eccellenza provenienti dall’entroterra veneto e dalla laguna veneziana.
La Guida “Il Vino per Tutti”: 1° il Primitivo di Manduria Papale 2019
Durante la rassegna saranno resi noti anche i vini premiati dalla Guida “Il Vino per Tutti”.
In anteprima anticipiamo ai nosti lettori i vincitori dell’edizione 2022. Come miglior vino in assoluto la commissione d’assaggio ha premiato con la “Clessidra” di platino il “Primitivo di Manduria Linea Oro Papale” annata 2019 della cantina Varvaglione che ha ottenuto il punteggio più alto: 97 centesimi.
Moltissimi anche quest’anno i vini in concorso presentati da aziende prestigiose del made in Italy, da cantine cooperative, ma anche da piccoli vignaioli che si sono guadagnati la presenza sia nella guida che nella selezione delle eccellenze.
Per quanto riguarda il criterio di valutazione la “Clessidra” di Platino viene assegnata a quelle etichette che ottengono o superano il punteggio di 90 centesimi.
La Clessidra d’Oro, invece, viene assegnata ai vini che ottengono il punteggio di 88 e 89 centesimi. Il concorso ha evidenziato ancora una volta l’alto profilo qualitativo dell’enologia italiana.
Moltissimi i vini meritevoli di menzione che il 24 settembre riceveranno le targhe durante la premiazione in programma a Villa Farsetti.
In occasione della “Grande Festa del Vino”, sempre a Villa Farsetti, vi sarà anche il battesimo della prima edizione del concorso enologico internazionale “Venezia International Wine Trophy” dedicato alle aziende presenti in guida e quelle che parteciperanno alla “Grande Festa del Vino”.
Otto le cantine trentine premiate con la “Clessidra” di platino
Tornando alla guida “Il Vino per tutti” la giuria del concorso ha premiato con il riconoscimento più prestigioso, la “Clessidra” di platino, anche otto etichette del Trentino e una dell’Alto Adige.
Eccole con relativo punteggio di merito.
– Trentodoc “Antares” Rosé Brut millesimato 2017 della Cantina di Toblino (95 punti).
– “San Martim” vino dolce passito dell’azienda Grigoletti di Nomi (94 punti).
– Trentodoc Rosé Brut della cantina Casata Monfort di Lavis (93 punti)
– Blanc de Blancs “Rondò” millesimato 2018 dell’azienda Delaiti di Aldeno (92 punti).
– Pinot Nero 2021 dell’azienda agricola Pojer&Sandri di Faedo (92 punti).
– Trentodoc Riserva dell’azienda agricola Maso Poli di Lavis (92 punti).
– Teroldego Sangue di Drago 2019 dell’azienda Marco Donati di Mezzo Corona (92 punti).
– Kerner Aristos 2020 della Cantina Valle Isarco di Chiusa (92 punti).
– Spumante metodo classico dell’azienda LasteRosse di Romallo (91 punti).
In degustazione centinaia di etichette italiane e straniere
Durante la “Grande Festa del Vino” a Villa Farsetti saranno in degustazione centinaia di etichette,
premiate dalle varie guide, in prevalenza italiane ed europee, ma non mancheranno alcune “chicche” del resto del mondo.
Il nostro Paese sarà rappresentato dal mitico Amarone della Valpolicella Classica annata 2013 di Giuseppe Quintarelli (premiato con i 3 bicchieri dalla Guida del Gambero Rosso),
il Solaia dei Marchesi Antinori annata 1998 (3 bicchieri dalla Guida del Gambero Rosso e 5 grappoli dalla Guida Bibenda),
l’Amarone della Valpolicella Classica annata 2013 della Tenuta Santa Maria Valverde (5 grappoli dalla Guida Bibenda), il Donna Adriana annata 2019 di Castel de Paolis (3 bicchieri dalla Guida del Gambero Rosso),
il Frascati Superiore di Castel de Paolis annata 2019 (3 bicchieri dalla Guida del Gambero Rosso e 4 viti dalla Guida Vitae), il Taurasi Vigna Macchia dei Goti annata 2016 delle Cantine Antonio Caggiano (3 bicchieri dalla Guida Vini del Gambero Rosso),
il Bèchar Fiano di Avellino annata 2020 (5 grappoli dalla Guida Bibenda), il Don Antonio Primitivo della cantina Coppi (3 bicchieri dalla Guida del Gambero Rosso),
il Gioia del Colle Primitivo Senatore annata 2015 della cantina Coppi (3 bicchieri dalla Guida del Gambero Rosso),
il Barone di Serramarrocco della cantina Barone di Serramarrocco (5 grappoli dalla Guida Bibenda),
il Barbaresco Ricù 2017 della cantina Montaribaldi (5 grappoli dalla Guida Bibenda), il Brunello di Montalcino Riserva Vigna Raunate 2015 della cantina Mocali (5 grappoli dalla Guida Bibenda),
il Vino Nobile di Montepulciano Docg Riserva 2017 della Tenuta di Gracciano della Seta (4 viti dalla Guida Vitae),
il Riviera Ligure di Ponente Pigato Bon in da Bon di Bio Vio (4 viti dalla Guida Vitae), Il Rosato di Tenute Martarosa (4 viti dalla Guida Vitae), l’Aglianico del Vulture Caselle della Casa Vinicola d’Angelo (incoronato dalla Guida Vini Buoni d’Italia del Touring), il Cirò Rosso Classico Superiore Ripe del Falco Riserva della Cantina Ippolito 1845 (5 grappoli dalla Guida Bibenda).
In passerella molte “chicche” provenienti dall’Europa e dal resto del mondo
Alla 15° edizione della “Grande Festa del Vino” i wine lover avranno la possibilità di degustare alcune “chicche” provenienti dalla Francia,
come lo Chateau d’Yquem annata 2015 o come i grandi vini a denominazione AOC Alsace Grand Cru e gli Champagne di Voigny;
i potenti vini sloveni del Goriška Brda in anfora; i prestigiosi vini della Mosella in Germania.
Ed ancora: le bollicine spagnole di Cava “la seduttrice catalana”, il Porto “il vino liquoroso” più famoso al mondo, i preziosi e rinomati vini austriaci del Burgenland tra cui i muffati Trockenbeerenauslese,
i famosi vini ungheresi Tokaji Furmint, Aszu e Ice Wine, le Malvasie della Croazia, alcuni vini ancestrali dell’Armenia, della Georgia e della Moldavia, i vini resinati della Grecia.
Si avrà la possibilità di degustare anche i vini provenienti dal resto del mondo: Argentina, Australia, Brasile, Cile, Israele, Libano, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Stati Uniti d’America, Sudafrica e Uruguay.
Insomma, non c’è che l’imbarazzio della scelta. In alto i calici. Prosit.
I commenti sono chiusi.