LA GUIDA AGLI EXTRAVERGINI 2020 A CURA DI SLOW FOOD ITALIA
La Guida agli Extravergini 2020 a cura di Slow Food Italia, il libro-bussola che come ogni anno aiuta i consumatori a districarsi nel complesso e articolato mondo dell’olio e le aziende produttrici di extravergine d’oliva buono pulito e giusto a farsi conoscere, è da oggi disponibile.
Sino a qualche mese fa avremmo scritto è in libreria, ma la situazione che stiamo vivendo ci impone una diversa modalità di distribuzione. La nuova edizione si può acquistare su www.slowfoodeditore.it o scrivendo a f.baldereschi@slowfood.it.
Da oltre venti anni il volume segnala il meglio della produzione italiana di qualità. Grazie a una rete di oltre 100 collaboratori, che non sono solo esperti degustatori, ma persone presenti sul territorio, che conoscono le aziende dall’oliveto alla bottiglia, la Guida offre uno spaccato dell’Italia dell’olio completo e ricco di particolari.
Nell’edizione 2020 sono raccontate 580 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici, recensiti 943 oli tra gli oltre mille assaggiati.
Cresce il numero delle aziende che certificano in biologico l’intera filiera e aumentano i produttori (120) che hanno aderito al Presidio Slow Food Olio extravergine italiano, il progetto che promuove il valore ambientale, paesaggistico, salutistico ed economico dell’olio, che tutela oliveti antichi, cultivar autoctone e raggruppa produttori che non adoperano fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici.
Non mancano poi nella Guida, facilmente individuabili, i riconoscimenti classici: la Chiocciola indica le aziende (28) che si distinguono per la loro totale coerenza con la filosofia Slow Food; Grande Olio attribuito agli extravergini che si sono distinti per particolari pregi dal punto di vista organolettico e perché ben rispecchiano territorio e cultivar. A queste caratteristiche, il premio Grande Olio Slow aggiunge il riconoscimento rispetto pratiche agronomiche sostenibili applicate.
Com’è stata l’annata 2019? Le difficoltà maggiori le ha provocate il clima che, con i suoi cambiamenti ormai troppo frequenti, colpisce ogni anno a macchia di leopardo la nostra produzione. Se nel 2018 era stato il Sud a risentire dei suoi effetti, l’annata 2019 ha ridotto letteralmente in ginocchio la produzione del Nord Italia, con cali che vanno dal 50% in Liguria sino al 95% sul Garda. E questo si legge bene dalla Guida dove le realtà del Nord sono poco presenti. Mentre tiene, mediamente, il Centro e cresce, a doppia cifra percentuale, il Sud (anche se il raffronto avviene sui dati disastrosi dell’anno precedente).
La Guida, da sempre, vuole essere anche un invito per andare a visitare queste realtà che fanno parte di un settore strategico per il Made in Italy che concorre a disegnare il volto paesaggistico della nostra nazione. Questi consigli di acquisto e visita oggi sono ancora più importanti. Quando ci si potrà nuovamente spostare mettete in calendario una gita per andare a trovare produttore di olio tra quelli segnalati dalla Guida: tra questi ben 177 offrono ristorazione e 190 sono quelli con possibilità di alloggio. Un’opportunità per viaggiare tra territori, uomini e varietà e per vivere un mondo da scoprire, apprezzare e assaggiare.
Fonte: Ufficio Stampa
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