IL PIEMONTE PROTAGONISTA A UN MARE DI CHAMPAGNE
Per la prima volta nella storia dell’evento, ad Alassio ci sarà il seminario di analisi sensoriale del tartufo, organizzato in collaborazione con la 90esima Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba. Tra i protagonisti più attesi il sommelier Vincenzo Donatiello, del ristorante Piazza Duomo di Alba, *** Stelle Michelin, che proporrà un abbinamento a tema e farà il punto sullo stato di salute del suo movimento. l Piemonte protagonista ad Alassio.
È questa la premessa dell’ottava edizione di Un Mare di Champagne che, nella confermata sede del Diana Grand Hotel della città ligure, lunedì 21 settembre, in un unico incontro che si terrà dalle 15:00 alle 16:30 nella sala del ristorante di fronte alla cucina a vista, ospiterà due importanti punti di riferimento gastronomici italiani: il Tartufo Bianco di Alba, sotto i riflettori nell’Analisi Sensoriale in anteprima nazionale, che verrà effettuata lo stesso giorno d’inizio della stagione del rinomato fungo ipogeo (cioè sotterraneo e ha la forma di tubero, ma non lo è!), e il manager e capo sommelier di uno degli 11 tristellati d’Italia, Vincenzo Donatiello del ristorante Piazza Duomo di Alba (CN) guidato dallo chef Enrico Crippa.
Nell’intervento, che si terrà nel pomeriggio della giornata di degustazioni del lunedì, ci sarà spazio per il seminario di analisi sensoriale guidato da Isabella Gianicolo dell’Associazione per il Centro Nazionale Studi Tartufo e Vincenzo Donatiello in collaborazione con la 90esima Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. “La nostra modalità abituale è quella di non portare un ingrediente in una cena – in questo caso non sarebbe nemmeno possibile visto l’inizio della stagione il giorno successivo alla Gala Night – ma come esperienza, che i visitatori possono fare per venire a conoscenza del mondo del tartufo” ha detto il Direttore Generale dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Stefano Mosca. “Un’esperienza per capire la complessità di questo mondo e per venire a conoscenza, tramite il Centro Nazionale Studi Tartufo che ha sede ad Alba, i parametri per giudicare la qualità del prodotto in un’analisi sensoriale”.
Dopo l’analisi sensoriale sarà il momento dell’abbinamento proposto dal sommelier di origini lucane classe 1985 che, dopo essere cresciuto professionalmente tra Puglia e Romagna, ha annoverato alcune importanti esperienze in ristoranti stellati prima di approdare nel febbraio 2013 a Piazza Duomo. Qui ha saputo distinguersi per la sua capacità ed eleganza di stare in sala e per la maestria nel proporre abbinamenti che sapessero conciliare l’alta cucina a tinte vegetali dello chef Enrico Crippa e prestigiose etichette vinicole provenienti da tutto il mondo. A Un Mare di Champagne è stato chiamato per raccontare il mondo dello Champagne, e come abbinarlo al tartufo. L’evento sarà per lui anche l’occasione per legittimare l’accoppiata, quasi mai proposta quando si parla del prezioso fungo, che vede protagoniste le due eccellenze gastronomiche italiane e d’oltralpe. “Parleremo dell’abbinamento, che può sembrare inusuale, del tartufo con lo champagne. Voglio sdoganare alcuni dogmi legati agli abbinamenti classici e alle barriere che le persone si creano rispetto allo champagne, preferendo il vino italiano”.
Entrambi i settori hanno riportato pesanti danni dalla pandemia di Covid-19. “Sul settore vinicolo all’inizio il virus ha avuto un impatto prepotente poi, in modo graduale, il mercato del vino fermo” ha riferito Vincenzo Donatiello “anche grazie al consumo casalingo, è andato in crescendo. Per quanto riguarda lo Champagne, invece, il discorso è diverso: i consumi sono crollati del 30% perché, al di là della medio-alta ristorazione, il consumo di questo prodotto era legato a feste, incontri e discoteche”.
La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, a differenza di tanti altri eventi del settore, si svolgerà. “Siamo rimasti fermi su questa posizione perché siamo consapevoli delle difficoltà ma anche che qualche consumatore proveniente da luoghi diversi verrà. Non ci sarà il lungo raggio – mercato americano e asiatico – ma in vista di quanto successo nel periodo estivo, siamo fiduciosi che ci raggiungeranno i visitatori italiani e stranieri di prossimità. Per ciò che concerne i numeri, ce li aspettiamo inferiori alle precedenti edizioni – il 2019 aveva registrato dei numeri record – ma abbiamo anche la speranza che i dati siano meno negativi di quanto ci aspettassimo”, aggiunge il Direttore Generale dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Stefano Mosca.
Per tutte e due le realtà si tratta della prima partecipazione all’evento. “Ho tantissime passioni nel mondo del vino italiano e mondiale e uno di queste è lo champagne. Al ristorante Piazza Duomo ne abbiamo oltre 250. È un mondo che mi affascina molto” e, secondo Vincenzo Donatiello “in Italia abbiamo ancora il 90% da scoprire, in particolare per quanto riguarda i piccoli produttori”.
Per l’Ente Fiera, rispetto all’invito ricevuto, il pensiero è stato differente. “La decisione è di partecipare esclusivamente a eventi di qualità. Promuoviamo il tartufo bianco e amiamo collaborare con realtà che abbiano una filosofia incentrata sulla qualità, come in questo caso, e quindi in linea con la nostra. Non serve aggiungere altro sull’eccellenza dello Champagne mentre, a proposito della Fiera, l’edizione di quest’anno inaugurerà il 9 ottobre con apertura al pubblico dal 10 ottobre, all’8 dicembre. Rispetto agli anni scorsi ci sarà un’importante novità: la durata complessiva dell’evento non sarà di otto settimane ma nove”.
Un augurio che il peggio, come per Un Mare di Champagne, sia passato.
Fonte: Ufficio stampa
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