FOOD FOR CHANGE

Relais & Châteaux e Slow Food di nuovo insieme per combattere il cambiamento climatico e proteggere la biodiversità a tavola.

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Relais & Châteaux rinnova la partnership con Slow Food, l’organizzazione internazionale no profit presente in 160 paesi che unisce al piacere del cibo l’impegno per la comunità e l’ambiente. Dal 3 al 6 Ottobre oltre 200 Chef aderiranno a Food for Change, unendosi alla lotta contro i mutamenti del clima e per la difesa della biodiversità proponendo sulle proprie tavole menu climate-friendly.

Si stima che il sistema globale di produzione e distribuzione del cibo sia responsabile del 30% delle emissioni globali di gas che causano effetto serra. Inoltre le pratiche intensive di allevamento, pesca e coltura impoveriscono i terreni e i mari, mettono a rischio la riproduzione di molte specie e alterano la biodiversità locale. Scelte più consapevoli nella vita di tutti i giorni possono interrompere questo effetto domino: consapevoli della responsabilità che deriva dal loro ruolo di influencer, aderendo a Food for Change e promuovendo campagne di informazione rivolte ai clienti dei loro ristoranti gli Chef Relais & Châteaux prendono parte attiva nella lotta per il cambiamento.

Il supporto alle attività promosse da Slow Food rappresenta un pilastro dell’impegno condiviso dalle oltre 580 Dimore associate a Relais & Châteaux, che nel 2014 hanno sottoscritto all’UNESCO un Manifesto con il quale si impegnano a tutelare l’ambiente e valorizzare la diversità delle cucine e delle tradizioni legate all’ospitalità nel mondo. La riduzione dell’impatto ambientale, l’utilizzo di materie prime locali e stagionali e l’abolizione di carne proveniente da allevamenti industriali sono buone pratiche introdotte già da anni nelle loro cucine.

Come ricorda il Presidente Internazionale Philippe Gombert: “Relais & Châteaux non è solo un’associazione di ristoranti e hotel, è un movimento e come tale si impegna in prima linea nella difesa della biodiversità e dell’ambiente. Oggi il cibo è al centro di un ampio dibattito politico, economico e sociale: l’importanza della cucina nelle nostre Dimore ci impone di parteciparvi attivamente e di fare scelte responsabili, per la società ma anche per la salute e il benessere dei nostri ospiti. Schierandoci al fianco di organizzazioni come Slow Food onoriamo questo impegno e aiutiamo gli Associati ad affrontare queste tematiche con coscienza ed efficacia.”

“Noi cuochi giochiamo un ruolo importantissimo nella partita dell’alimentazione sostenibile, abbiamo una grande responsabilità. Con il nostro lavoro possiamo ispirare i clienti ad adottare delle best practice anche a casa: scegliere prodotti locali e di stagione, ridurre gli sprechi, limitare il consumo di carne.” – continua Olivier Roellinger, Vicepresidente Internazionale di Relais & Châteaux.

 Un impegno quotidiano che da anni sposa anche Emanuele Scarello, Chef e proprietario del ristorante Agli Amici dal 1887 a Udine e dal 2017 Vicepresidente della Delegazione Italiana di Relais & Châteaux: “Ho scelto di aderire anche quest’anno a Food For Change perché questo è lo spirito della nostra cucina. Non è nulla di diverso da quello che facciamo e comunichiamo ai nostri clienti ogni giorno, ma questa campagna dalla risonanza internazionale ci permette di amplificare il messaggio in modo potente, raggiungendo ancora più persone.”

Dal 3 al 6 ottobre tutti i ristoranti che aderiscono a Food for Change proporranno ai clienti un menu stagionale e sostenibile elaborato in collaborazione con Slow Food. Ciascun percorso di degustazione rispetterà rigorosamente una serie di linee guida che riguardano la qualità e l’origine degli ingredienti portati in tavola, privilegiando esclusivamente ingredienti stagionali e del territorio, possibilmente biologici e approvvigionati entro un raggio di 50 km, prodotti dei Presìdi Slow Food e dell’Arca del Gusto e pescato etico e sostenibile.

Nelle carte dei ristoranti troveranno spazio piatti o interi menu vegetariani, mentre sarà limitato l’uso di carne, con una predilezione per quella ovina o bianca proveniente da allevamenti a terra e all’aperto. Saranno inoltre incoraggiate le pratiche di cucina zero waste come il recupero di elementi normalmente considerati di scarto e gli accompagnamenti con vini naturali, organici o biodinamici.

Per amplificare l’eco dell’iniziativa, ciascuno Chef ha scelto come protagonista di un piatto o dell’intero menu un prodotto « hero » a cui è particolarmente legato, spiegando le motivazioni della scelta anche sui social attraverso l’hashtag #onechefoneingredient.

Il calendario degli eventi è in costante aggiornamento e sono già venti gli chef italiani che, da Nord a Sud, hanno aderito all’iniziativa e valorizzeranno con la loro creatività prodotti semplici e spesso poco considerati nelle cucine gourmet o addirittura a rischio di scomparire come i Presìdi Slow Food, ad esempio le sardine essiccate del Lago d’Iseo, il sedano nero di Trevi, la mandorla di Noto e la papaccella napoletana, e i prodotti dell’Arca del Gusto, come l’aglione della Chiana, la patata rossa di Cetica, diverse varietà di miele.

Fonte: Ufficio Stampa

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