Cecchetto sostiene il nuovo progetto di autonomia sociale dell’AIPD

La 20ª vendemmia inclusiva del Raboso Piave aiuterà a finanziare l’acquisto di letti per far vivere ai ragazzi con sindrome di Down esperienze di indipendenza condivisa nei weekend

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L’Azienda Agricola Cecchetto Giorgio sostiene il nuovo progetto di autonomia sociale dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD)  Sezione Marca Trevigiana con l’obiettivo di favorire l’indipendenza e la crescita individuale di giovani e adulti con la sindrome di Down. Con la 20ª vendemmia del Raboso Piave, i ragazzi hanno prodotto oltre 1500 bottiglie il cui ricavato contribuirà all’acquisto di 7 letti per la nuova sede La casa del cuore: qui potranno trascorrere in autonomia i fine settimana all’interno di un ambiente sicuro e condiviso.
Il progetto sarà presentato ufficialmente a Vinitaly domenica 6 aprile, allo stand della Regione Veneto, dove la Presidente dell’Associazione Maria Grazia Lava e alcuni ragazzi racconteranno l’iniziativa e presenteranno le bottiglie di Raboso Piave.
“Dal 2005 collaboriamo con AIPD – Marca Trevigiana e oggi celebriamo un traguardo importante che unisce inclusione, valorizzazione e sostegno concreto all’indipendenza delle persone – dichiara Sara Cecchetto, responsabile sostenibilità dell’azienda –. L’iniziativa nasce dalla necessità di rispondere a nuove esigenze emerse grazie al lavoro sul campo dell’associazione che da vent’anni si impegna a promuovere l’inclusione sociale e il benessere delle persone con sindrome di Down. Siamo davvero orgogliosi di supportare un progetto che mira a offrire un’esperienza di autonomia reale, sostenendo i ragazzi in questo bisogno”.
Il Raboso del Piave è stato imbottigliato sabato 29 marzo dallo stesso gruppo dell’AIPD, protagonista in ogni fase del processo: Stefano e Tommaso al riempimento, Leonardo e Davide alla tappatrice, Matteo alla capsulatrice, mentre Erika, Benedetta, Giulia, Marta, Giuliano, Michael e Nicola si sono occupati dell’etichettatura e del confezionamento. L’iniziativa segue la 20ª vendemmia inclusiva – avvenuta lo scorso autunno – e, oltre alle bottiglie in formato classico, ha visto la realizzazione di 10 magnum decorate dai ragazzi che saranno assegnate tramite sorteggio a 10 fortunati tra i donatori del progetto.
Un’avventura nata quasi per caso nell’ottobre del 2005, quando Giorgio Cecchetto e la moglie Cristina ospitarono alcune famiglie dell’allora neo costituita AIPD – sezione Marca Trevigiana, coinvolgendo i giovani nella raccolta delle uve raboso. Un momento di condivisione che si è trasformato in un appuntamento annuale, arricchendosi nel tempo di nuove iniziative, come la trebbiatura solidale del grano antico Mentana.
Oggi, il progetto si inserisce nelle attività di autonomia sociale dell’AIPD e valorizza il Raboso del Piave, unico vitigno autoctono a bacca rossa della Marca Trevigiana, come simbolo di resilienza e comunità. Al contempo, esalta le tradizioni e la storia del territorio, promuovendo il valore delle relazioni umane e il diritto all’autonomia e all’indipendenza per tutte le persone.

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