Il 25 ottobre si celebra il World Pasta Day, una ricorrenza internazionale e un appuntamento imperdibile anche per Just Eat, app leader per ordinare pranzo e cena a domicilio in Italia e nel mondo, che attesta un incremento di richieste di pasta a domicilio, anno su anno, del +40%. Nel 2019 sono infatti stati ordinati 27 mila chili di pasta su e giù per l’Italia e a spopolare sono soprattutto le tagliatelle al ragù, che scalzano dal primo posto la carbonara, regina del 2018.
La tradizione vince su tutto, infatti la top ten delle paste più ordinate parla chiaro: tra le preferite, lasagne, amatriciana, arrabbiata, tortellini alla panna e gnocchi!
Roma è ancora la più ghiotta del cibo simbolo dell’Italia nel mondo, ma anche nelle città minori e in provincia si registrano grandi ordini. Nella gara tra i formati vince la pasta lunga, con spaghetti al primo posto della classifica, seguiti da penne e mezze maniche.
Oltre ai tipi di pasta più richiesti, che registrano le preferenze in fatto di ordini a domicilio, ci sono anche le curve di crescita che ci parlano dei nuovi food trend che dimostrano il maggior incremento, come il pokè nella classifica nazionale delle cucine più in crescita. E se si parla di impennata ecco che sono i ravioli ad attestare il picco di incremento di richieste +500%: al ragù di carne o al radicchio o ricotta e spinaci, i ravioli piacciono sempre e sempre più. Secondo trend è la pasta fresca con +113% di richieste, fra gnocchi, trofie, strozzapreti e tortelli, seguono poi due classici della tradizione romana come cacio e pepe e pasta alla gricia, a pari merito con un +90% di ordini.
Sebbene la pasta si possa “forgiare” in tanti modi, nei formati più ordinati a domicilio vince la tradizione, infatti si attestano come preferiti gli spaghetti, seguiti da penne, mezze maniche, tagliatelle, lasagne e rigatoni. Al settimo posto ci sono gli gnocchi, seguiti dai tortellini, dalle trofie e dai ravioli, che chiudono la classifica. La pasta è ottima in tutte le salse o meglio in tutti i sughi e ingredienti per il condimento, infatti la versione preferita è la carbonara, a cui fanno seguito la pasta con le vongole e quella allo scoglio.
Il sugo per l’amatriciana e il mix per la cacio e pepe tengono alta la tradizione e sono super richieste, ma anche pomodoro e basilico piace molto. Nella top 20 emerge una forte predilezione per i sapori di mare, infatti troviamo il sugo alle cozze e ai frutti di mare, quello con vongole e bottarga e ancora quello tonno e capperi.
Oltre alle preferenze assolute, ci sono anche abbinamenti preferiti in base al formato di pasta: l’arrabbiata vince con la pasta corta, così come le penne alla vodka (ancora molto in voga!) e alla boscaiola, mentre sul pesto si resta fedeli alle trofie. E i ravioli? I più ordinati a domicilio sono quelli al ragù, seguiti da quelli con ricotta al sugo e poi quelli ricotta e spinaci. Seguono anche burro e salvia e panna e prosciutto. Sugli gnocchi non c’è gara, vincono quelli alla sorrentina, seguiti da 4 formaggi e da quelli al ragù.
Se i consumi sono naturalmente più importanti in termini numerici nelle grandi città, dove il digital food delivery è più diffuso, è altresì vero che come raccontato nella Mappa del Cibo a Domicilio in Italia (2019) di Just Eat è l’Italia delle province a totalizzare grandi numeri, segno che il food delivery è oramai parte integrante delle abitudini dei consumatori in tutta Italia e non solo nelle metropoli. A Forlì ad esempio sono stati ordinati a domicilio 269 kg di pasta in un anno, a Bari 200 kg, a Livorno 166 kg e a Monopoli ben 144 kg.
In termini di gusti per città, nelle big vince la tradizione, infatti a Roma spopolano carbonara, amatriciana e cacio e pepe. A Bologna vincono sempre le tagliatelle al ragù, seguite quest’anno dai passatelli che scavalcano i tortellini. A Napoli primo posto quest’anno per gli gnocchi alla sorrentina, e al secondo posto pasta allo “scarpariello”, mentre la pasta e patate e provola resta ma in terza posizione. Milano cambia gusto rispetto al 2018 (quando c’erano le lasagne alla bolognese), ma strizza sempre l’occhio a specialità di altre Regioni e mette al primo posto le penne all’arrabbiata, seguite dalla carbonara. Anche Torino ama i sapori del sud, infatti qui sono richiesti più di tutti i rigatoni cacio e pepe e l’amatriciana, e in top ten ci sono anche i gusti di mare, con gli spaghettoni alle vongole. Palermo ordina a domicilio sia specialità locali che più tipiche del nord, emergono in classifica pasta al forno al primo posto, seguita dagli anelletti al forno e dalle pennette speck, melanzane e panna. Stesso atteggiamento di commistione fra tradizione del luogo e non per Genova, dove vincono le lasagne, seguite dalle trenette al pesto come vuole la tradizione. Idem per Firenze, città in cui domina a domicilio la carbonara, ma i trend parlano anche di pappardelle al cinghiale, insieme ad amatriciana e Norma. A Trieste il primo posto della pasta più ordinata va ai bucatini alla amatriciana, seguiti dalla pasta al ragù e dalle orecchiette con cime di rapa.
La pasta a domicilio sembra essere un affare da uomini, anche se rispetto al 2018 le donne aumentano la richiesta (2019: 55% vs 45%, rispetto al 2018: 58% vs 42%), e la preferiscono in versione tagliatelle al ragù, proprio come da primo posto della classifica della pasta più ordinata! Gli uomini invece sono più legati alla pasta al forno e le penne alla Norma. La pasta è preferita soprattutto per chi è nella fascia d’età 26-35 anni (33%), cui fa seguito il range 36-45 anni, con il 25% e quello 18-25 anni, con il 18%. I professionisti che ordinano più pasta a domicilio? Soprattutto gli impiegati, con 45%.
Fonte: Ufficio Stampa