Unionbirrai insieme a CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) per la promozione dei veri birrifici agricoli. È quanto è emerso oggi al Beer&Food Attraction di Rimini nel corso dell’incontro “Birrifici Agricoli, sì o no: strumenti per una scelta consapevole”. Il consigliere Unionbirrai Andrea Soncini ha spiegato che con CIA è stato siglato un protocollo d’intesa volto a creare un tavolo di lavoro stabile sull’agricoltura e a fare lobbing insieme in ambito internazionale. “Stiamo lavorando a disegni di legge regionali – ha dichiarato Soncini – per creare un progetto pilota. Il nostro scopo non è quello di creare bollini di qualità, ma di costruire una struttura omogenea sul piano nazionale, per poi permettere a livello regionale di regolamentare le singole discipline”.
L’idea di Unionbirrai è quella di lavorare perché il birrificio agricolo non sia solo un mezzo per usufruire di un regime fiscale agevolato, ma una scelta consapevole di filiera da comunicare al consumatore. Per identificare i birrifici agricoli potrà essere adattato il marchio Indipendente Artigianale, recentemente lanciato da Unionbirrai e presente ormai sui prodotti di 189 birrifici sparsi per l’Italia. Un modo semplice e immediato per assicurare al consumatore, con la garanzia Unionbirrai, le caratteristiche di indipendenza del produttore e di artigianalità del prodotto.
Dall’agosto 2010 la produzione di birra è stata definita attività agricola connessa, il che comporta importanti benefici dal punto di vista fiscale, purché il birrificio dimostri di produrre almeno il 51% delle materie prime utilizzate. Ad oggi sono circa il 15% del totale i birrifici agricoli italiani, con le presenze più importanti in Toscana, Abruzzo e Marche.
Ufficio stampa Unionbirrai:
Davide Cocco
Carlotta Flores Faccio