Ruben Larentis, meritato premio alla carriera
Fondamentale il ruolo che ha avuto nei successi del marchio Ferrari
Ruben Larentis ha avuto un ruolo fondamentale nei successi del marchio Ferrari. Trentino doc (di Garniga Terme), 63 anni, diplomato con il massimo dei voti e la lode all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, egli è entrato giovanissimo alle Cantine Ferrari, nel 1985, affiancando un grande maestro, Mauro Lunelli, per quarant’anni l’enologo principe di Casa Ferrari, il padre del mitico “Giulio Ferrari Riserva del Fondatore”.
Dal 1997 ha ricoperto il ruolo di “chef de cave” di casa Ferrari assieme a Marcello Lunelli, responsabile tecnico del Gruppo Lunelli.
Due terzi delle bottiglie targate Ferrari (140 milioni di bottiglie) prodotte nei 120 anni di storia della casa spumantistica trentina portano l’imprinting di Ruben Larentis.
Oscar alla carriera e attestati di stima anche dai colleghi francesi
Numerosi gli attestati di stima nel corso dei suoi frequenti viaggi nella Champagne: da grandi e piccoli produttori. Quello a cui ci tiene di più è l’encomio ricevuto dallo chef de cave della Moët & Chandon, Benoît Gouez. Una bella soddisfazione per uno spumantista italiano nella patria dello Champagne.
Molte etichette della “maison” Ferrari portano la sua firma
A Ruben Larentis, personaggio schivo, di poche parole, con la passione per l’enologia fin da ragazzino, si deve il lancio di molte etichette della maison Ferrari.
Alla fine degli anni Novanta e successivamente negli anni Duemila ha tenuto a battesimo il Ferrari Maximum Brut Blanc de Blancs, il Ferrari Rosé, il Perlé millesimato, le Riserve Lunelli e il Giulio Ferrari Riserva Rosé, icona degli spumanti rosé italiani, recentemente premiato dalla autorevole guida tedesca Falstaff come miglior spumante d’Italia.
Anche grazie a lui oggi Ferrari è sinonimo di bollicine in Italia e nel mondo.
Spumanti unici, veri e propri gioielli che esaltano un territorio – il Trentino – che ha dimostrato di poter competere ad armi pari con le migliori bollicine del mondo, Champagne compreso.
In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)