Presentato il programma artistico della stagione 2018 delle Officine Grandi Riparazioni di Torino caratterizzato da tre concetti fondamentali: inclusione, formazione, accessibilità. L’obiettivo, come racconta il direttore artistico Nicola Ricciardi, è quello di far diventare le OGR un luogo aperto alla città e al mondo, dove contenuti unici e di qualità e discipline differenti trovano sede di produzione e contaminazione culturale in continua trasformazione.
Tre concetti formativi che si aprono su tre direttrici principali, ovvero OGR is Art, OGR is Music e OGR is More. Un mix di attività che spaziano dalle arte visive e perfomative alla formazione, dai concerti ai worshop di teatro, dal giornalismo partecipativo fino alla realtà aumentata. I nomi sono quelli di Tino Sehgal, Susan Hiller, Rokni Haerizadeh e Mike Nelson, che presenteranno importanti mostre personali, incentrate su nuove produzioni e progetti appositamente concepiti. Per la musica arrivano i New Order con Liam Gillick, proseguono le Piano Lessons con Mehldau, Tiersen e Nyman, debutta la rassegna Avantgarde Portrait New York City con Blonde Redhead, John Cale, Arto Lindsday e poi Cosmo, gli appuntamenti Ogr Soundsystem e il Torino Jazz Festival.
La sezione OGR is More va oltre l’arte e la musica ed allarga il proprio raggio d’azione alla ricerca di nuovi significati della parola innovazione. In questo ambito rientrano anche i due filoni di OGR Public Program e OGR YOU (Young Adults), oltre 60 appuntamenti voluti e sostenuti dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
Piera Genta