Come si addice a tutti i grandi eventi internazionali, anche attorno a Vinitaly crescono gli eventi fuori-salone e nel 2020 si arricchiscono di un nuovo appuntamento con i vignaioli naturali. Da domenica 19 a martedì 21 aprile 2020 nel contesto settecentesco della maestosa Villa Boschi a Isola della Scala, nella campagna veronese, tra risaie, fossati e antiche corti rurali, apre la prima edizione di “Natural Born Wines – fiera dei vignaioli naturali”.
L’evento è curato da Sorgentedelvino, lo storico salone emiliano del vino naturale che dal 2009 a oggi ha scandagliato i territori vitivinicoli italiani alla ricerca di veri e propri gioielli enologici dimostrando una costante attenzione e una particolare acutezza nel riconoscere il talento là dove si trova.
In questi tre giorni di festa e di lavoro, operatori e winelovers potranno incontrare 70 vignaioli italiani e internazionali che hanno scelto il rispetto della natura nel loro lavoro. Tutti i partecipanti aderiscono infatti alla Carta dei Principi che riconosce alcuni valori comuni: l’agricoltura biologica o biodinamica in vigna, la vinificazione con i soli lieviti indigeni presenti sull’uva, l’uso limitato di solfiti.
“In campo vitivinicolo la biodiversità è un grande valore – racconta l’organizzatrice Barbara Pulliero – non solo per la vitalità dell’ambiente in cui i vigneti si trovano, ma anche per l’armonia e la complessità dei vini che nascono dalla raccolta di queste uve.” E in questo salone la biodiversità è davvero tanta! I vignaioli portano infatti in degustazione numerosi vini ottenuti da vitigni autoctoni, spesso salvati dall’estinzione grazie alla passione di poche persone che ci hanno creduto, vini da vecchie vigne che conservano una impressionante complessità di biotipi, ma questi vini portano con sé anche una grande diversità di territori: dai vini nati in montagna a quelli che portano con sé i profumi della macchia mediterranea, vini che conservano le tracce della tipologia di terreno su cui sono nati e dell’ambiente in cui le uve sono cresciute. Già, perché quando l’obiettivo della vinificazione è l’espressione del territorio e della singolarità dell’annata, occorre solo proteggere ed accompagnare le uve nella propria trasformazione in vino.
Volendo intervallare le degustazioni, i visitatori potranno inoltre apprezzare i sapori genuini di prodotti alimentari artigianali, rifocillarsi con una piccola cucina di piatti appositamente studiati per l’abbinamento con i vini in degustazione. Il tutto in un ambiente rilassato, conviviale ed elegante, negli spazi della villa e, condizioni atmosferiche permettendo, nello splendido giardino esterno.
Fonte: Ufficio Stampa