Nasce La Pietra Relais di Charme, la nuova struttura dedicata all’ospitalità della Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute. Ha infatti preso il via l’intervento di recupero e riqualificazione dell’antico insediamento rurale interno alle Tenute del Cabreo, localizzato in comune di Greve in Chianti e originariamente denominato La Croce.
Il nuovo relais di charme verrà inaugurato nella primavera del 2021 ed affiancherà il Borgo del Cabreo Relais di Charme, già punto di riferimento nel cuore del Chianti per una selezionata clientela internazionale. I nomi prescelti, La Pietra e Il Borgo, rievocano i due vini che fanno parte della Linea del Cabreo, collegando indissolubilmente la produzione vitivinicola con la tradizione di ospitalità, la terra di Toscana con la valorizzazione del patrimonio immobiliare.
“La Pietra Relais di Charme sarà parte integrante del grande progetto di rivalorizzazione del territorio e delle sue tradizioni che abbiamo varato all’inizio degli anni 2000 – ha dichiarato il Presidente Giovanni Folonari – Per la realizzazione di questo nuovo relais abbiamo stanziato un investimento di 3 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi agli investimenti sostenuti per l’ampliamento dei vigneti e per il nuovo progetto di imbottigliamento, e che testimoniano ancora una volta la volontà di rinnovamento e di crescita dell’azienda”.
L’antico insediamento rurale La Croce, presso le Tenute del Cabreo, è composto da una grande casa colonica e dal fienile di pertinenza, per anni abitate da famiglie di contadini della Fattoria.
La Pietra Relais di Charme è situata lungo la strada che collega Greve in Chianti all’antica Pieve di San Cresci: il paesaggio collinare è suggestivo, dominato dalla vite e dall’ulivo e popolato di borghi storici e castelli, tra cui quello di Montefioralle.
L’intervento conservativo, de “La Pietra del Cabreo Relais de Charme”, prevede l’uso esclusivo di materiali locali e il rispetto delle metodologie costruttive originali, al fine di non alterare in alcun modo un’area geografica di notevole interesse paesaggistico e ricca di coltivazioni inframezzate da boschi cedui, cipressi e lecci.
Verrà infatti mantenuto inalterato l’impianto originario dell’insediamento, già presente nel catasto leopoldino. Verranno recuperate tutte le murature portanti in pietra faccia vista e nel contempo saranno riaperte nelle facciate le aperture originarie: dopo essere state chiuse negli anni, sulla base delle diverse funzioni a cui l’insediamento è stato adibito, torneranno a nuova vita e saranno riquadrate esclusivamente con pietra serena di recupero.
Fonte: Ufficio stampa