La meteorologia a dispetto di chi ci si affida come all’Oracolo di Delfi, non si può definire certo una scienza esatta. Troppe variabili, troppi cambiamenti repentini. E così per chi – illuso da questa primavera surreale, bella ma fresca – si attendeva una vendemmia tardiva sull’onda del 2019, è costretto a ricredersi. Si torna alle origini, o meglio ai 3 anni precedenti – 2016/17/18 – quando le ondate di caldo hanno imposto vendemmie anticipate. Anche qui nella Maremma del sud, quasi al confine con il Lazio, in questo lembo di terra che si fa interprete della Toscana verace, in queste colline adagiate sulla Costa d’Argento, in questa tenuta gioiello – Monteverro, 50 ettari, 35 vitati – si è deciso, perché di decisione si tratta visto che il fattore umano ha giocato un ruolo importante, di inaugurare la vendemmia il 6 agosto.
Una scelta maturata sempre affidandosi alla saggezza popolare – il mattino ha l’oro in bocca –. Sono le 6 di un giorno di fine luglio, caldo e cristallino, l’enologo Matthieu Taunay e l’agronomo Simone Salamone passeggiano tra i filari dei circa 3 ettari di Chardonnay della tenuta, degustano alcuni acini a campione. È solo la prova del nove, perché le analisi già indicano la maturità zuccherina di questa varietà a bacca bianca. Ma cercano un indizio che confermi la “scienza”, un’emozione che indichi la strada, un’epifania. E qui, come due condottieri su una nave, decidono la rotta da seguire. Poche parole e si stabilisce l’inizio della vendemmia: giovedì 6 agosto.
“Si tratta sicuramente di un’annata precoce, anche se il trend degli ultimi anni è stato per un inizio vendemmia sempre più anticipato rispetto a quando ho iniziato nel 2008 qui a Monteverro”, spiega Matthieu Taunay. “Con Simone Salamone, l’agronomo di Monteverro, abbiamo degustato degli acini pronti, con un bell’equilibrio, una giusta acidità una bella palette aromatica. Lo stato di salute delle uve è eccezionale quest’anno e questo ci fa essere molto fiduciosi sul risultato finale. Si parte con lo Chardonnay e poi prevediamo la vendemmia delle varietà rosse subito dopo Ferragosto”.
A tracciare questa rotta e gli approdi, una stagione vegetativa buona, inizialmente tardiva ma con i mesi di giugno – luglio caratterizzati da temperature elevate che hanno così accelerato la maturazione. E se la vigna segue modi e tempi della natura, l’eco di questo fermento e l’eccitazione per l’imminente vendemmia si sente anche in cantina. Tutto è pronto, nulla è lasciato al caso. A Monteverro amano i dettagli e devono essere perfetti: il tavolo di selezione è stato sistemato vicino alla pressa pneumatica, di cui si è controllato il buon funzionamento, i tini lavati, le cesoie sono state affilate, le ultime pile di cassettine per la vendemmia manuale sono già state tirate fuori dal magazzino. Il countdown è iniziato, il cannocchiale è puntato verso la meta: non resta che attendere trepidanti il primo giorno di vendemmia, approdo di questa mappa del tesoro enoica!
Fonte: Ufficio Stampa