LES PETITES MADELEINES: VOGLIA DI PRIMAVERA!

Nel grazioso ristorante del Turin Palace Hotel sboccia la primavera con un menu dedicato.

 

Saranno le alte temperature di questo folle mese di febbraio, o più semplicemente lo spiccato desiderio di una stagione più mite, ma di sicuro al ristorante del Turin Palace Hotel, il grazioso Les petites Madeleins, si gustano e si assaporano piatti aspettando la primavera. Ancora in scena le proposte di cucina dello chef Giuseppe Lisciotto e della sous chef Chiara Favole con ingredienti ed ispirazioni ben amalgamate e piacevolmente gustose. Il pesce e la carne, i sapori di stagione con qualche azzardo ben risuscito. La polpa di granchio che viene abbinata ai pinoli e al rabarbaro risulta fresca e delicata, mentre l’anguilla mi sorprende per una particolare leggerezza inaspettata; sposata alle carote al burro aromatico e alla salsa teriaki viene impreziosita dalla crema all’aglio nero.
Poi seguono i bottoni di pasta fresca ripieni di topinambur e accompagnati da schegge di filetti di sgombro marinato, quel topinambur di cui più volte ho parlato di recente in TV. Ingrediente versatile che ben si presta a differenti interpretazioni risultando così come ottimo stimolatore per coloro che in cucina amano il tradizionale abbinato all’innovazione.
Il carciofo di stagione viene servito con la fonduta di pecorino e la menta e anche la sua presentazione è curata nei dettagli. Ma è il lombo di cervo al ginepro con mele cotogne che risulta bizzarro pensando alla primavera ma al contempo molto apprezzabile al palato. A completare il mio pasto ci pensa un delicato semifreddo al bergamotto con datteri e caramello al basilico.
Una gradevole sequenza di piatti che in tutta onestà ho trovato interessante; una piacevole attesa primaverile a conferma che credere e investire nei giovani talenti come Giuseppe e Chiara sia stata un’ottima scelta del gruppo gestionale del ristorante e in particolare del suo direttore Piero Marzot.
Al Turin Palace ci torno sempre volentieri, l’accoglienza è di prim’ordine e l’ambiente consente di respirare una storica eleganza incastonata in un contesto di una nobile città che cresce costantemente dal punto di vista turistico. Dopo la perdita del ruolo politico la città visse in passato una rivincita industriale che ha chiuso il suo ciclo vitale con il cambiamento epocale in corso. Ecco dunque la nuova rinascita torinese e la parallela riscoperta della bellezza dei suoi palazzi, delle vie e dei corsi, delle piazze e delle preziosità architettoniche. Il tutto non può che essere condito da un cucina, quella piemontese, apprezzata in tutte le sue sfumature.
Ecco allora che dal menù a la carte de Les petis Madeleins spuntano quei piatti della tradizione, sapientemente rivisitati, che lasciano un ricordo indelebile a chi li gusta con attenzione e passione per la buona tavola. Il vitello tonnato, la battuta al coltello, l’insalata russa, i tajarin, gli agnolotti del plin, l’uovo cotto a bassa temperatura. Tutti piatti che l’ospite può apprezzare intervallandoli con una cucina internazionale ad ampio respiro per la quale lo chef si esprime con differenti ingredienti.
Inutile dilungarsi: meglio provare di persona. Quando raggiungete Torino sapete dove trovare un punto di riferimento, per un pranzo di lavoro o per una cena importante. Un cucina che cresce con la città.

Fabrizio Salce