Il Comitato Permanente del Patrimonio Mondiale composto da rappresentanze di 21 Stati che hanno il compito di valutare la candidatura dei siti ha riconosciuto il valore universale al paesaggio. La decisione è stata ratificata al termine della 43esima sessione del World Heritage Committee in cui sono state esaminate 36 candidature.
Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene si inseriscono tra i siti Unesco Patrimonio dell’Umanità e vanno ad aggiungersi alle 1.092 località di tutto il mondo e salgono a 55 i siti italiani riconosciuti.
Nella descrizione ufficiale dell’Unesco, si legge che “la zona include una serie di catene collinari, che corrono da est a ovest, e che si susseguono l’una dopo l’altra dalle pianure fino alle Prealpi, equidistanti dalle Dolomiti e dall’Adriatico, il che ha un effetto positivo sul clima e sulla campagna. Se Conegliano ospita molti istituti legati al vino, Valdobbiadene è invece il cuore produttivo dell’area vinicola. I ripidi pendii delle colline rendono difficile meccanizzare il lavoro e di conseguenza la gestione delle vigne è sempre stata nelle mani di piccoli produttori. È grazie a questo grande, pacifico esercito di lavoratori e grazie all’amore per la loro terra che è stato possibile preservare queste bellissime colline e creare un forte legame tra l’uomo e la campagna. Il risultato di questo forte legame è uno straordinario esempio di come questa antica cultura sia fortemente radicata alla sua terra”.
Piera Genta