Dal 16 al 26 maggio a Firenze Ocex Milan, l’ufficio commerciale dell’ambasciata del Perù in Italia organizza la seconda edizione della Florence Pisco Week 2019 per scoprire la magia del distillato simbolo del paese.
Sono stati scelti alcuni locali di tendenza dove si potranno degustare diverse proposte speciali di cocktail a base di Pisco ed anche un Superfoods Perù. Tra le ricette il “Black Pisco Sour” di Locale, preparato a base di Pisco, Zapote Nero, Lime e Sciroppo di Agave e il “Firenze to Lima” di Se Sto on Arno, realizzato a base di Pisco, Vermouth Chinato, Chicha Morada e Alchermes. I Superfoods sono un grande tesoro naturale e il Perù ne produce circa una trentina, tra cui la Quinoa, l’avocado, il maca, l’amaranto, la lucuma sono per citarne alcuni.
Il Pisco è un’acquavite, in patria si beve liscio oppure miscelato come nel mitico Pisco sour. Si ottiene della distillazione del mosto fresco d’uva “pisquera” fermentato, senza aggiunta di acqua o zuccheri. Il Pisco è una denominazione DOC regolato dalla normativa del Perù e riconosciuto dall’Unione Europea nell’accordo di Lisbona.
Prende il nome dalla città peruviana di Pisco (Pisku significa uccello nella lingua quechua degli Inca) in cui si trova una grande baia dove per secoli nidificavano molti uccelli del Pacifico. La produzione del Pisco risale all’epoca coloniale di fine XVI secolo ed è la prima acquavite d’uva prodotta in tutto il continente americano.
Il Pisco DOC si produce in determinate zone geografiche del Perù nel rispetto delle norme e del metodo di produzione che è regolato e controllato. Nella produzione sono coinvolte le aree enologiche della provincia di Lima, Ica, Arequipa, Moquegua e Tacna. I produttori sono circa 400 e centinaia i marchi, diversi dei quali hanno ottenuto riconoscimenti internazionali.
Il Pisco risulta essere alla vista incolore, limpido e brillante, al gusto equilibrato, caldo e persistente, all’olfatto leggero, fruttato, floreale e amabile. Il grado alcolico del distillato, che riposa per almeno 3 mesi, è tra i 38 e i 48 gradi, con una media di 42 gradi per le bottiglie più commercializzate.
Il distillato è presente in 42 mercati, in Europa i Paesi in cui la richiesta è maggiore sono Germania, Spagna e Inghilterra.
Piera Genta