Filòs dal greco antico “amico”, ma anche fare il filo, corteggiare proprio come accadeva un tempo, tra una favola e l’altra, quando la sera le persone si riunivano attorno al fuoco per fare… filò. È senza dubbio un gioco di assonanze e allitterazioni che strizzano l’occhio alla cultura classica quello a cui punta cantina La Cappucina, azienda gioiello del Soave, nel proporre per San Valentino il suo spumante Filòs, raffinate bollicine, Metodo Italiano, nate da una pregiata selezione di uve 100% Garganega. La Cappuccina, prima azienda del Soave ad applicare il metodo dell’Agricoltura Biologica Certificata fin dal 1985, propone quindi per la festa degli innamorati, il 14 febbraio, questa etichetta raffinata e romantica, che oltre a regalare il senso della festa ad ogni singolo calice, porta con sé un patrimonio di storia e di cultura.
«Siamo molto legati a questo spumante – sottolinea Elena Tessari, alla guida dell’azienda assieme ai fratelli Sisto e Pietro – perché porta in sé un sacco di belle sensazioni. Il ricordo prima di tutto del filò, quella “scuola senza banchi” dove i bambini imparavano dagli adulti. Il filò era infatti una sorta di biblioteca della memoria collettiva della comunità. E lì partivano naturalmente anche i primi amori, i corteggiamenti nascosti, gli sguardi fuggevoli, il tutto mentre i cantastorie, o meglio, il cantafole, raccontavano favole e indovinelli, spesso legati al trascorrere delle stagioni».
Filòs è una fine cuvée di uve 100% Garganega, che trovano il loro terroir d’elezione nelle terre vulcaniche ricche di basalto, tipiche della regione del Soave e qui acquisiscono un marchio territoriale unico e riconoscibile. Prodotto seguendo il Metodo Italiano, Filòs riposa per cinque mesi sui lieviti e successivamente viene affinato per altri quattro mesi nelle vasche di fermentazione. Questi passaggi gli conferiscono un perlage fine e persistente, capace di solleticare i palati più esigenti. Giallo paglierino con riflessi tendenti al verde, Filòs ha un bouquet aromatico, floreale e fruttato, in cui si distinguono chiaramente note di pesca e di agrumi. All’assaggio sorprende per la sua freschezza e mineralità e conferma i sentori percepiti al naso, con una piacevole nota agrumata sul finale.
Qualsiasi sia il menù di San Valentino, Filós lo renderà ancora più speciale. È perfetto abbinato a ricchi antipasti, gustose verdure e delicati piatti di pesce. Da provare con i cicchetti veneziani, un’accoppiata regionale sicuramente vincente.
Per la famiglia Tessari, Filòs è il vino per celebrare i momenti belli, il vino che fa stare bene, non solo perché il suo nome è sinonimo di amicizia e di amore, ma anche perché è prodotto seguendo i dettami di un’agricoltura che dona positività e che protegge il territorio. La Cappuccina infatti fin dal 1985, in maniera del tutto pionieristica per la zona, ha scelto di applicare il metodo di Agricoltura Biologica Certificata per tutte le fasi della produzione, dalla vigna alla cantina. Al bando l’uso di diserbanti, concimi chimici e pesticidi, con il risultato di garantire vini più sani, più naturali e un maggiore rispetto per l’ambiente.
La storia
È la famiglia il valore e il perno a cui ruota attorno la cantina La Cappuccina, nata nel 1890 con l’acquisto della villa di Costalunga e dei terreni da parte della famiglia Tessari.
Oggi, Sisto, Pietro ed Elena Tessari, quarta generazione alla guida dell’azienda, sono il cuore pulsante della cantina. Nati e cresciuti nella cultura del vino, hanno saputo cogliere lo spirito e i valori della cantina, portandoli con successo nell’era contemporanea. I loro vini si trovano sulle tavole dei migliori ristoranti al mondo e conquistano l’animo di consumatori esigenti, inanellando prestigiosi riconoscimenti internazionali.