Con un balzo del 9% nelle bottiglie esportate lo spumante italiano conquista le tavole nel mondo dove per Natale e Capodanno 2019 ci sarà il record storico di brindisi Made in Italy. Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo ci sono tra gli altri il Prosecco, l’Asti e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese, tanto che proprio sul mercato transalpino si registra una crescita record delle vendite del 30%.
Il Piemonte con la sua tradizione vitivinicola d’eccellenza annovera etichette particolarmente adatte per i brindisi delle feste. Dall’Asti spumante, la cui produzione si aggira sui 60 milioni di bottiglie, al Moscato d’Asti, 30 milioni di bottiglie, dall’Asti tipologia secco, 2 milioni di bottiglie, all’Alta Langa di cui se ne producono 1,3 milioni: i consumatori non hanno che l’imbarazzo della scelta. Oltre al vino, per il tradizionale menù di Capodanno a trionfare sulle tavole è la carne: dal tipico cotechino ai salumi fino al vitello tonnato, dalla battuta al coltello ai plin col sugo d’arrosto fino all’immancabile ragù per preparare primi appetitosi, dal cappone ripieno alla rolata, dal brasato al bollito e molto altro ancora: un trionfo di carne di eccellente qualità per soddisfare diversi palati.
“Scegliere il vino e la carne Made in Piemonte significa incentivare l’economia del nostro territorio oltre ad assicurare tracciabilità e genuinità a tavola – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – I nostri vini per i brindisi delle feste sono tutti Docg di cui si ha assoluta garanzia sulla provenienza delle uve e sulla lavorazione esclusivamente territoriale: un valore aggiunto non da poco quando sono all’ordine del giorno truffe ed imitazioni.
Il Piemonte, per quanto riguarda la carne, detiene il primato in Italia nella valorizzazione delle carni da razze storiche italiane e la zootecnia riveste un ruolo di grande importanza per il tessuto economico regionale. La filiera bovina conta 800 mila capi e circa 7 mila aziende, quella suina 1 milione e 200 mila capi per 3 mila aziende, quella ovina 122 mila capi per oltre 2 mila aziende, quella caprina più di 67 mila capi e oltre 3 mila aziende, quella avicola oltre 32 milioni di capi per 1158 aziende e quella cunicola oltre 2 milioni di capi e 110 aziende. La nostra regione conta, oltretutto, 14 Dop, 9 igp, 18 Docg, 42 Doc, oltre ad un gran numero di biodiversità che contribuiscono ad accrescere il patrimonio agroalimentare Made in Italy ed in Piemonte. Per gli ultimi acquisti – concludono Moncalvo e Rivarossa – consigliamo, quindi, le aziende e i mercati di Campagna Amica (www.campagnamica.it) per avere la garanzia di acquistare qualità, freschezza e genuinità, preservando la sicurezza alimentare”.
Fonte; Ufficio Stampa