CANTINA VIGNAIOLI DEL MORELLINO DI SCANSANO CON SOS WINE: RIDOTTI I DANNI DA PIOGGIA E PERONOSPORA

In un anno dalla piovosità fuori dal comune, il sistema di supporto decisionale si dimostra vincente per prevenire le malattie nel vigneto

Ottimi risultati per la vendemmia 2023 della Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano grazie a SOS Wine: il sistema di supporto decisionale, interamente basato sulla prevenzione, ha permesso di agire solo dove e quando è stato necessario per prevenire l’insorgenza di malattie come la peronospora, limitando la perdita della produzione (2 %).

SOS Wine nasce dall’esigenza della cooperativa di Scansano e di altre aziende del territorio di migliorare e implementare il processo produttivo attraverso l’applicazione di tecniche innovative nel campo della viticoltura e dell’enologia. Si tratta di un progetto che mira a integrare l’utilizzo di strumenti dell’Internet of Things (IoT) alla viticoltura e all’enologia di precisione.

Dal 1° aprile al 31 luglio in Maremma si è registrata una piovosità fuori dal comune – 417 mm di pioggia suddivisi in 28 giorni, a fronte di una media nei 5 anni precedenti di 188 mm su 21 giorni – causando una preoccupante insorgenza della peronospora. Il sistema di supporto decisionale SOS Wine, implementato nel 2016 grazie alla collaborazione con l’Università della Tuscia e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha unito i dati raccolti dalle sette centraline posizionate nei vigneti dei soci della Cantina che, combinati con le previsioni meteo e con il modello di fase fenologica della vite, hanno generato 30 alert, il doppio rispetto alla media degli anni precedenti, per segnalare i momenti di potenziale criticità sui vigneti-test non trattati. Su questa base, i soci hanno ricevuto comunicazioni settimanali, in seguito alle quali hanno effettuato in media circa 8 interventi nelle aziende convenzionali.

“Posizionare i trattamenti al momento giusto permette di limitare il numero di azioni all’essenziale e di salvaguardare la produzione – spiega Alessandro Fiorini, agronomo della Cantina –. Per dare un’idea del danno, nelle porzioni di terreno dove la peronospora non è stata trattata si è riscontrato un totale disseccamento nel 70% dei grappoli, mentre il 20% di questi è risultato parzialmente compromesso”.

“La vendemmia 2023 è stata una prova di adattamento al cambiamento climatico – dichiara Sergio Bucci, direttore della Cantina –. Un risultato positivo che fa tirare un sospiro di sollievo, ma ribadisce anche l’importanza della collaborazione tra il mondo scientifico e accademico e le aziende”.

“Ora che finalmente la raccolta si è conclusa – conclude Benedetto Grechi, presidente della Cantina – vorrei ringraziare tutti i soci per la fiducia, l’impegno e la professionalità con cui hanno seguito le indicazioni dal nostro team di agronomi attraverso il sistema SOS Wine, anche in un anno in cui i punti di riferimento dati dall’esperienza in vigneto di ciascuno venivano a mancare”.

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