Epilogo di “ A che punto siamo?” Il pubblico di Bagnacavallo ha votato e così dopo una lunga serie di vittorie del Bursòn, vince un Amarone di una piccola azienda di Negrar, nel cuore della Valpolicella.
L’azienda Damoli piccola realtà in termini di bottiglie prodotte, ma con una storia lunga tre generazioni è venuta a giocarsela e vincere la sfida con altri grandi vini italiani, portando il suo Amarone sull’albo d’oro di questa sfida.
Grande sorpresa ha destato il 1° Premio della Stampa, che ha decretato vincitore il Cesanese del Piglio docg Agape dell’azienda laziale Petrucca e Vela, piccola realtà che fa della qualità il primo vanto.
Sergio Ragazzini enologo del consorzio Il Bagnacavallo si ritiene soddisfatto della bella serata, anche il pubblico ha gradito l’evoluzione della serata, come del resto i giornalisti accreditati, capitanati da Gianluigi Papi che ha gestito la giuria tecnica e il relativo premio.
Edizione n. 13° chiude con un rimescolamento dei valori il Bagnacavallo dovrà aumentare la sua presenza sul mercato, prendendo esempio dai graditi ospiti che hanno raccontato le loro esperienze di vendita all’estero, Lara Damoli con il suo Checo Amarone 2010 vincitrice della serata, ci diceva che in questo mese ha trascorso più tempo sugli aerei d’Europa che in cantina, lo stesso stanno facendo gli altri partecipanti che si muovono con grandi difficoltà per poter raggiungere i clienti all’estero.
Gli altri Partecipanti Sandro de Bruno con il suo Nero Fumo un Pinot Nero, Innovatore nella produzione di vini estremi, infatti oltre al Pinot Nero produce ottimo Durello metodo classico 36 mesi, all’aperitivo ha stappato un preziosissimo Magnum per la gioia dei partecipanti.
Montepulciano d’Abruzzo Pollutro d’Oro della coop San Nicola di Pollutri. La realtà più consistente nella produzione di Montepulciano D’Abruzzo, il Presidente Dino D’Ercole ha raccontato la nascita e l’evoluzione di questa realtà cooperativa nata negli anni cinquanta.
Ragazzini ha dichiarato” anche questa volta mi sono divertito spero che anche gli altri abbiano avuto la stessa sensazione, intanto ho già in mente una bella novità per la 14° edizione, ma ne parlerò più avanti”
Ormai è assodato che l’evento a che punto siamo è divenuta una pietra miliare per il difficile percorso del Bursòn e dei suoi audaci produttori.
Da parte mia continua ad essere una delle avventure che mi danno emozione, spero di esserci anche alla prossima.