Il Raduno Internazionale dello Spazzacamino, in calendario ogni anno a Santa Maria Maggiore (VB), regala in realtà atmosfere ben diverse, che vogliono celebrare l’autenticità di un mestiere oggi tutelato e moderno, ma nel recente passato legato anche a vicende drammatiche.
Più di mille spazzacamini, accompagnati dagli attrezzi del mestiere, colorati di fuliggine sui volti e con gli abiti di lavoro tradizionali (tutti neri, tranne per la delegazione olandese, che si differenzia da sempre con la propria divisa di un candido bianco), tornano in Italia da tutto il mondo: scelgono una particolare valle italiana, la Val Vigezzo, la valle degli spazzacamini, appunto. Da qui emigranti vigezzini, giovani e giovanissimi, partirono alla ricerca di fortuna e di lavoro, non solo nelle pianure del Nord Italia, ma anche e soprattutto all’estero.
Oggi il Raduno, giunto alla 38esima edizione, è uno degli eventi tradizionali più amati del nord Italia. Germania, Svizzera, Finlandia e Svezia le nazioni più rappresentate nella grande sfilata che prenderà avvio domenica 1 settembre. Gli uomini neri arrivano abitualmente anche dai Paesi dell’est Europa, così come da quelli scandinavi, da Stati Uniti, Giappone e Russia.
Dalla Valle Vigezzo generazioni di emigranti spazzacamini partirono lungo i sentieri che portavano verso Francia, Germania, Austria ed Olanda e i loro sacrifici furono enormi. Nel 1800 lo sfruttamento dei bambini fu una delle pagine più drammatiche di questo rapporto tra uomo e fuliggine.
Tradizioni, storie autentiche e dai risvolti a volte tremendi che possono e devono essere riscoperte (anche grazie alla visita al Museo dello Spazzacamino di Santa Maria Maggiore, che ogni anno accoglie più di 10.000 visitatori), colori e profumi di un tempo, un salto nel passato ed anche nel futuro di un mestiere importante e oggi tutelato.
Fonte: Ufficio stampa