Risale al 1910 questo storico appuntamento tra il gastronomico ed il folkloristico, istituita per porre rimedio alla grave carenza di animali da macello ed al conseguente aumento dei prezzi della carne. La fiera ha origini antiche, si hanno notizie che fin dal 1473 si tenevano a Carrù mercati di bestiame con frequenza bisettimanale ed il duca Vittorio Amedeo I, con un decreto in data 15 ottobre 1635, concesse alla comunità carrucese di tenere una fiera annuale, da farsi ricadere dopo la festa di San Carlo (4 novembre), per la durata di tre giorni.
Inizia alle prime luci dell’alba quando arrivano i migliori capi bovini da macello di razza piemontese. Poi le giurie al lavoro a giudicare la morfologia degli animali suddivisi in diverse categorie con l’attribuzione delle ambite gualdrappe decorate a mano. La tradizionale colazione alle 6 del mattino con il gran bollito accompagnato dalle salse e la minestra di trippe.
Edizione 2017: 3-8 dicembre
Piera Genta