Ricorrono quest’anno 140 anni dalla fondazione della Pellegrino, storica cantina siciliana fondata nel 1880 ed oggi leader nella produzione di vini bianchi e rossi, vini di Pantelleria e marsala. La cantina celebra questo importante anniversario con un grande concerto nel magico scenario delle Saline di Marsala. Qui infatti, il 30 luglio al tramonto la famosa pianista internazionale Sinforosa Petralia, si esibirà su una piattaforma sospesa nelle acque dello Stagnone, suonando le musiche di Beethoven, Scarlatti e Hindemith.
L’evento si preannuncia dunque di grande impatto emotivo, sia per la bravura dell’artista che incanterà i tanti ospiti delle Cantine con le note di grandi musiche classiche del passato, sia per lo splendido scenario naturale in cui si svolge. Le saline della riserva naturale dello Stagnone sono infatti un luogo incantato, in cui il bianco delle distese di sale si tinge di rosa al tramontare del sole, spettacolo ineffabile, reso ancor più magico dalla presenza dei fenicotteri, meravigliosi uccelli dal manto rosato.
L’importante concerto del 30 luglio apre una rassegna di undici appuntamenti prodotti da Mac – movimento artistico culturale – presso il “Teatro a Mare Albarìa Pellegrino”. Le Cantine infatti celebreranno i propri 140 anni, oltre che con il concerto di apertura, anche intestando il Teatro in cui si svolge l’intera rassegna al nuovo vino rosato prodotto dalla cantina, per l’appunto Albarìa. Il vino è strettamente legato alle Saline di Marsala a partire dal proprio nome, ispirato ai giochi di luce e ai colori tipici della saline all’alba e al tramonto.
Da uve frappato in purezza, Albarìa profuma di petali di rosa e pompelmo oltre alle note di anguria e melagrana. In bocca è sapido, deciso e minerale, estremamente fresco e piacevole, con note di pompelmo, limone e agrumi, accompagnate da lievi cenni di mela verde e mandorla. E’ perfetto per un aperitivo in riva al mare.
Ancora una volta dunque la famiglia Pellegrino, impegnata dal 1880 nella tutela dell’identità culturale del territorio d’appartenenza, custodisce l’immenso patrimonio che l’isola offre. L’omaggio alle Saline di Marsala si affianca infatti alle opere di tutela che si sono susseguite nella lunga storia della cantina, come la salvaguardia e la custodia di preziose collezioni di attrezzi agricoli e di carretti siciliani ottocenteschi che sono diventate esposizioni permanenti tra le suggestive botti della cantina storica. L’archivio Ingham Whitaker, con centodieci volumi che testimoniano la nascita del marsala, documentata da contratti commerciali. I resti dell’antica civiltà punica, che circondano le cantine storiche, simbolo di un passato nobile e glorioso. Così come il calco di una nave punica da guerra, donato da un’archeologa inglese alla famiglia Pellegrino per averne finanziato il recupero. Tutte prove del legame d’amore con Marsala, oltre il vino.
In 140 anni di storia, dunque, la famiglia Pellegrino ha scritto alcune delle pagine più belle dell’enologia della Sicilia. Realtà tra le più floride e importanti nel panorama vitivinicolo dell’isola, ancora oggi la cantina è guidata dai discendenti dei fondatori, giunti alla sesta generazione. Famiglia, storia e territorio: sono questi i fondamenti su cui si basa il successo della Pellegrino, che da sempre punta alla valorizzazione del terroir e dei suoi vitigni autoctoni, investendo sia in cantina sia nell’acquisto di vigneti (frappato e grillo, gli ultimi in ordine di tempo) per la salvaguardia delle varietà più antiche del territorio. Da sempre attenta anche alla sostenibilità ambientale, finanzierà l’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico nella sede di Pantelleria, dove ancora una volta la famiglia Pellegrino fu pioniera negli anni ’90.
Fonte: Ufficio Stampa
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