Sono passati oltre 70 anni dalla fondazione di Viticoltori Ponte, avvenuta solo un paio d’anni dopo la
nascita della Repubblica Italiana, ma la data del 2 giugno 2020 segnerà simbolicamente per la nostra
azienda una nuova nascita, corredata dello stesso entusiasmo e gli stessi valori di un tempo.
Questa pandemia ha messo l’intera umanità duramente alla prova, colpendoci nel vivo in maniera
inaspettata e feroce. Un attacco invisibile e inarrestabile, che è riuscito ad arrivare fno al cuore delle
nostre comunità.
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”, così recita il primo articolo della
Costituzione. Oltre al dolore per le tante vittime del virus, gli ostacoli al lavoro hanno messo in discussione
la nostra stessa natura, destabilizzandoci come mai prima.
Tutto ciò, non deve tuttavia essere accaduto invano. L’Italia ora può ripartire e noi possiamo e dobbiamo
far sì che torni a splendere, ancor più di prima! Aiutiamo l’economia del nostro Paese, scegliendo mete
turistiche, negozi, bar e ristoranti, prodotti e servizi italiani, siamo un grande popolo e insieme ce la
faremo. Noi di Ponte ci crediamo.
Parafrasando una strofa meno conosciuta dell’inno di Mameli:
“Noi Italiani siamo da secoli
umiliati e dominati da altri popoli,
perché non siamo un popolo
ma siamo divisi tra di noi;
dobbiamo raccoglierci sotto un’unica
bandiera, in una sola speranza;
è arrivata l’ora di essere tutti uniti”.
Fonte: Ufficio Stampa
I commenti sono chiusi.