LUCI D’ARTISTA A TORINO XXII EDIZIONE

La XXII edizione di Luci d’Artista di Torino, visibile dal 29 ottobre al 12 gennaio 2020, quest'anno ha una nuova installazione.

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La XXII edizione di Luci d’Artista, che sarà visibile dal 29 ottobre al 12 gennaio 2020, quest’anno si arricchisce  di un’opera nuova. Si tratta di un’inedita installazione luminosa, ‘M I R A C O L A’ ideata dall’artista di fama internazionale Roberto Cuoghi (Modena 1973) e realizzata in piazza San Carlo per celebrare il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci.

L’opera rappresenta un’esperienza senza precedenti, unica e sinestetica in una delle piazze principali di Torino, piazza San Carlo, nella quale le luci pubbliche e private periodicamente si affievoliscono creando una coreografia luminosa che immerge i passanti in istanti di assoluta oscurità, per poi illuminare nuovamente la piazza. Il passaggio dalla luce all’oscurità genera tensione e aspettativa. L’installazione artistica ha richiesto la collaborazione attiva dei privati e dei locali pubblici che operano nella piazza, dando vita a un’inedita forma di partecipazione cittadina alla creazione dell’opera.

Saranno 25 le installazioni allestite in città, 15 nel centro e 10 nelle circoscrizioni.

La manifestazione, nata nel 1998 con l’obiettivo di portare l’arte fuori dagli spazi istituzionali, apre ufficialmente il ricco palinsesto di proposte dello Speciale Autunno di Contemporary Art Torino+Piemonte, periodo durante il quale si concentra il maggior numero di appuntamenti dedicati al contemporaneo.

Luci d’artista è una importantissima esperienza  che negli anniha visto la partecipazione di importantissimi artisti che hanno contribuito a costruire un patrimonio di opere che hanno impreziosito la città.
Il rifacimento (per esigenze tecniche) dell’opera “il Planetario” di Carmelo Giammello rende disponibili 16
pannelli dell’opera originaria che sono stati dati in prestito per due anni alla Città de L’Avana e che
verranno installati in Avenida Italia al centro delle celebrazioni del 500enario della fondazione della  città.

L’artista Carmelo Giammello nel proporre l’opera si è ispirato ad una decima del più grande poeta cubano
Josè Martì: “Tutta la gloria del mondo è racchiusa in un chicco”, per evidenziare il legame fra le costellazioni
dell’infinitamente grande e la grandezza della natura: un messaggio universale a favore della sostenibilità
ed il rispetto dell’ambiente.Due opere gemelle, la cui accensione è prevista in contemporanea per la fine di ottobre 2019, installate a oltre 8 mila chilometri di distanza che parlano il linguaggio universale dell’arte e della bellezza, che risplenderanno sotto cieli diversi.

Fonte: Ufficio Stampa

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