11 Domande per Luce Caponegro in arte (Selen)

11 Domande per Luce Caponegro in arte (Selen): Da qualche anno, la signora che faceva battere forte i cuori agli amanti impenitenti e non, si è dedicata anche al mondo felice del vino. 

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11 Domande per Luce Caponegro in arte (Selen):

Da qualche anno, la signora che faceva battere forte i cuori agli amanti impenitenti e non, si è dedicata anche al mondo felice del vino. 

Abbiamo fatto questa intervista mentre era in treno da Bologna a Milano e la sua prorompente simpatia e quella fierezza tipica di queste donne di Romagna ci ha sorpreso, ma abbiamo apprezzato la sua umiltà che traspare anche dalle sue risposte, briose, ma ben ponderate.

Veniamo alle domande: 

 1.⁠ ⁠Come è diventata imprenditrice nel settore del vino?

 Non mi sento un imprenditrice nel settore del vino , mi definirei più un amante di  vini buoni

 2.⁠ ⁠Qual è stata la sua motivazione ad entrare nel mondo vinicolo?

 E’ stata una scommessa con un amico che conoscendo questa mia passione per il vino, ha voluto creare queste bottiglie che mi rappresentano . Il Sangiovese rappresenta la Romagna la mia terra , e il Passerina è un vino Marchigiano, nostri confinanti e potremmo definirli cugini, e poi era troppo ghiotta l’idea di creare il Passerina di Selen. Gwyneth Paltrow ha fatto la candela al profumo della sua vagina e io l’ho copiata 😁😁😁( ci  risponde ridendo maliziosamente )

 3.⁠ ⁠La produzione del suo spumante è guidata da un enologo o da lei stessa?

La cantina che lo produce è la migliore delle Marche, solo vini di qualità mi possono rappresentare!

 4.⁠ ⁠In che misura è coinvolta nel processo creativo e di produzione?

 Sono quella che assaggia 😁e decide se : per me è Sì o No 

 5.⁠ ⁠Quali sono i suoi mercati di riferimento: Italia, Europa o USA?

L’Italia è il nostro mercato di riferimento.

 6.⁠ ⁠Dove focalizza principalmente la distribuzione e la vendita dei suoi vini?

 La vendita è prevalentemente on-line.

 7.⁠ ⁠Cosa dovrebbero aspettarsi i wine lovers degustando il suo Passerina Brut?

Una bollicina spettacolare, che scrocchia in bocca e un profumo persistente. Inebriante, oserei dire.

 8.⁠ ⁠Come descriverebbe le caratteristiche distintive del suo vino?

Vi invito a visionare il sito www.selengiovese.it; Lì ci sono tutte le schede tecniche dei diversi vini : Selengiovese , Selenwhite e Passerina . Ce n’è per tutti i gusti, sono vini che amo e sono sicura che piace perchè li ho selezionati con il cuore. 

 9.⁠ ⁠Qual è il miglior complimento che ha ricevuto per uno dei suoi vini? C’è un elogio particolare che le è rimasto impresso?

Si ! Che il mio vino è buono quanto me. Aggiungiamo che non possiamo che essere d’accordo.

10.⁠ ⁠Parteciperà alla manifestazione Bollicine in Villa, qual è la sua aspettativa in questo contesto così prestigioso?

 Per me è un esperienza nuova , sono sempre stata dall’altra parte della barricata, cioè quella che andava alla scoperta di nuovi vini, adesso propongo il mio. Nella vita E’ sempre interessante cambiare il punto di vista, quindi mi godrò il mio nuovo ruolo.

11 Bollicine in Villa, quale messaggio vuole trasmettere attraverso la sua partecipazione a un evento così rinomato nel panorama vinicolo, specialmente nel Veneto?

Il vino per me è sempre legato all’erotismo , spegne lo stress e accende i sensi. 

Io spero di esserne la degna rappresentante. Da sempre mi abbinano al vino, da giovane mi dicevano: ”il buon vino sta nella botte piccola facendo riferimento alla mia corporatura non esattamente giunonica, ora mi dicono che sono come il vino , più invecchia e più è buono” Sorridendo chiudiamo questa intervista con le sue parole: “Era un destino che facessi questi vini”

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